Andrea Antinori, bolognese nato a Recanati nel 1992, si forma presso l’ISIA di Urbino e l’Escola Massana di Barcellona.
Dal 2013 collabora come illustratore per diverse case editrici italiane, in particolar modo con Corraini edizioni, con la quale nel 2015 pubblica il primo libro personale “Questo è un alce?”.
Nel 2016 esce il secondo libro, “Un libro sulle balene”, del quale vengono esposte temporaneamente le illustrazioni al Mambo di Bologna in occasione del fiera del libro.
Nel 2017 viene selezionato tra gli Illustratori esposti al Bologna Children’s Book Fair 2017, e vince con il libro “La zuppa dell’orco” insieme alla casa editrice Biancoenero Edizioni e all’autore Vincent Cuvellier il premio Andersen per “miglior libro 6/9 anni”.
All’estero ha lavorato con la galleria parigina Les Artychauts e per la rivista inglese Create.
Andrea è in Mostra con due libri: “La zuppa dell’orco” Bianconero edizioni e “L’entrata di Cristo a Bruxelles” Corraini Edizioni.
Quando gli abbiamo chiesto di pensare un po’ al tema del cibo, ci ha risposto così:
Quando mi presento, le risposte possibili sono sempre due:
“Nato a Recanati? Come Leopardi!” o “Centri con gli Antinori del vino?”
No, io non centro niente con gli Antinori del vino, e di vini non ne capisco un granchè a dir la verità.
Tra bere e mangiare, preferisco mangiare.
Sono vegetariano, ma ammetto che mi manca un po’ la frittura di pesce, la colazione la preferisco salata e i miei piatti preferiti sono: orecchiette alle cime di rapa (senza acciughe), toast con solo formaggio (rigorosamente Asiago), e i funghi porcini (non importa dove, l’importante è che ci siano).
I funghi porcini li vado anche a raccogliere.
I piatti che mi vengono meglio credo siano i risotti, e, per deformazione professionale, spesso scelgo gli ingredienti per accostamento di colore.
Non sopporto invece chi fa sciogliere la mozzarella sulla pasta, chi mette il curry dappertutto, e chi propone di cenare con il gelato.