Intervista a Francesca Corrado

“La parola che meglio mi definisce è “ideatrice”. Mi piace sviluppare idee e metterle in pratica”. Lei è Francesca Corrado. Imprenditrice, autrice del libro “Il fallimento è rivoluzione” (Sperling & Kupfer Editore, fondatrice della Scuola di Fallimento, ha fatto dell’errore un punto di ripartenza, per cambiare in meglio la propria vita lavorativa e personale. È stata ospite il 26 novembre di PAGINEaCOLORI”. In un incontro dove Francesca, con una lezione teorico pratica, ha spiegato perché sbagliare fa bene e come si apprende più velocemente dalle esperienze negative, errore o fallimento che sia.
“Grazie all’errore possiamo apprendere i nostri limiti e le nostre potenzialità, perché può rappresentare la condizione per ricominciare, reinventarsi o rinnovarsi”, ci dice lei che è partita proprio da se stessa per voltare pagina. “Ho perso in pochi mesi due lavori e, allo stesso tempo, ho avuto vicissitudini personali negative. Ho pensato di essere una fallita, per aver sbagliato tutto. Invece, ho analizzato l’errore per capire, rivalutarmi e reinventarmi”.
Francesca invita le persone a guardare l’errore in modo oggettivo: “Da una prospettiva diversa – spiega -, perché possa diventare un’informazione su chi siamo, cosa vogliamo davvero e quale direzione prendere. Deviare non è sbagliato”.
Alla domanda, che in tanti le pongono, se non si rischia di giustificare l’errore, risponde che “il pericolo non esiste se si capisce quali sono le cause che ci hanno portato a sbagliare, per imparare a rialzarsi e a ripartire. Se si studia l’errore da un punto di vista, per così dire, specialistico si osserva che ce ne sono di tanti tipi e ognuno ha una propria ragione. Gli errori possono anche nascere da una nostra percezione soggettiva: in questo modo quello che può essere uno sbaglio per me non lo è per te”.
Con i bambini l’approccio è diverso: “Non parlo di errore o fallimento. Ai più piccoli spiego che se si vuole vincere, si deve anche perdere. Ovvero a volte vinci e a volte impari per vincere la prossima volta. Ed è quello che metto in pratica nei laboratori didattici chiamati “Elogio della sconfitta””.
Infine una domanda su cosa sia la Scuola di Fallimento. “Un luogo dove fare percorsi individuali o di gruppo per non fare gli stessi errori ma farne di migliori”, conclude Francesca.
E di errori “PAGINEaColori” è “pieno”. Errori intesi come sbagliare per imparare o girovagare per trovare nuove strade. La sottile linea rossa che ha unito tutti gli appuntamenti di questo mese di novembre del nostro festival dell’arte e della letteratura illustrata.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *